I nei sicurezza e traffico, Eike Schmidt: “Firenze? Peggiorata. E la sindaca è assente”

Firenze, 29 luglio 2025 – Eike Schmidt, è trascorso un anno. Pochi avrebbero pensato che avrebbe resistito in consiglio. Invece...
Il mio segno è quello del toro che non fa salti. Resto al mio posto…
Come si divide con il ruolo di direttore del museo di Capodimonte, a Napoli e Firenze? Riesce a essere presente?
Io (sottolineato) ho un lavoro, direttore di un museo. Quello che faccio da consigliere lo tolgo al resto: cinema, teatro, vacanze… A Firenze vengo tre lunedì su quattro per il Consiglio.
Eppure dicono che lei sia un’assenteista…
Avrei il tasso più alto di assenze dopo la sindaca. Ma andrebbero contate le ore … allora supero tutti gli assessori tranne Caterina Biti e Benedetta Albanese sempre presenti. Gli altri scendono per un breve intervento al massimo.
Schmidt ha rimarcato che lei lavora, non è scontato?
Per i politici si diceva ‘sempre meglio che lavorare’. La nostra democrazia, dalla Grecia in poi, si basa sui cittadini che diventano attivi in politica, questa separazione di carriere tra politici di professione e chi invece lavora è tra le cause della crisi della democrazia. Sicuramente avere linfa fresca dalla gente che conosce l’impegno è positivo mentre è preoccupante che a livello locale molti in maggioranza hanno fatto solo e sempre i politici.
La sua famiglia è a Firenze?
Io e mia moglie ci incontriamo a Firenze, lei lavora a Faenza. Viene spesso a Napoli e qualche volta vado io.
Sua moglie non era d’accordo che corresse da sindaco?
Contrarissima. Sa quante volte discutiamo? E’ il sale della democrazia.
Eppure sembra che dietro molte sue scelte ci sia lei…
E’ normale che ci confrontiamo ed essendo noi due in famiglia, è normale che sia alla pari.
E’ più tornato agli Uffizi?
No, volutamente. Con una piccola eccezione: un giorno ho incontrato per caso Simone Verde (attuale direttore, ndr) che mi ha portato al Vasariano. Gli ho fatto i complimenti.
Prima dell’allestimento?
Ah, l’ha fatto?
La trovo impreparato…
Non controllo gli Uffizi, gestisco il mio museo con passione.
Li ha lasciati con la gru. Ora non c’è più. Rammaricato?
Certo che no, quando ero direttore la responsabilità era della Soprintendenza, poi la gru con tutti i lavori annessi sono rientrati nella responsabilità degli Uffizi poco prima della fine del mio mandato. Sono contento sia stata tolta e faccio il tifo perché se ne vada anche l’altra. Sono sicuro che Simone riuscirà.
Overtourism. Lei ha votato con la maggioranza…
Ho votato con la sindaca per gli affitti brevi ma ho detto prima, durante e dopo che non basta e servono più controlli. Eppoi siamo noi fiorentini a pagare i servizi: dall’acqua ai rifiuti.
Acqua pubblica?
Sì, pensiamo alla California che nell’800 ha privatizzato l’acqua e nel 1928 l’ha ripubblicizzata. Firenze è indietro di un secolo.
Rifiuti?
Va cambiato il sistema, i costi in più non devono essere a carico della comunità e bisogna distinguere se si affitta l’appartamento della nonna oppure se si hanno decine di immobili. Allora sono attività in concorrenza con gli alberghi.
Come giudica l’operato della sindaca dopo 12 mesi?
Così così.
Cosa boccia e cosa salva
Vedo una grande assenza in Consiglio, come oggi (ieri, ndr) e i temi che scottano li delega ad altri.
Ad esempio?
Sicurezza e viabilità, situazione peggiorata nell’ultimo anno.
Eppure si dice che i politici dovrebbero avere visione. Oggi si tribola ma domani…
Prendiamo la tramvia che io utilizzo tra il centro e Careggi o verso l’aeroporto: è utile ma continua l’albericidio. Noi abbiamo fatto una proposta su come salvarne e piantarne più, il modello attuale della tramvia invece richiede che sia sigillato il terreno, non sono tramvie leggere come al nord delle Alpi. Alla fine è meno ecologica. Eppoi..
Dica
Mica è vero che ci sono in giro meno macchine. Mancano le connessioni tra Firenze e la città metropolitana, la Funaro sarebbe anche sindaca metro…e invece il suo approccio è quello di pensare solo a Firenze.
Sicurezza, cosa avrebbe fatto?
Avrei nominato Sbenaglia (ex poliziotto), uomo concreto, non ideologico, partecipato ai Comitati in prefettura e aperto un canale con il Viminale.
A Prato il commissario ha piazzato una pattuglia in un luogo segnalato come insicuro. Questione di consenso?
Non deve essere il primo obiettivo, tantomeno il primo anno di mandato e pace se qualcuno non è d’accordo. Questa è stata un’occasione persa da Firenze.
Restyling Franchi. Adesso potrà essere terminato
I 55 milioni per le periferie non basteranno mai. La parte più incisiva per Campo di Marte, e quindi cosa sarebbe dovuto nascere intorno, non c’è più: dalle attività commerciali ai parcheggi, agli impianti sportivi. Ogni sabato e domenica con la tramvia arriveranno 30-40mila tifosi che poi per andarsene staranno in fila per ore. Sono problemi sistemici irrisolti e non finanziati.
Con chi si trova d’accordo nell’opposizione?
Dipende dai temi ma parlo con tutti, mi trovo bene con Cecilia del Re e con Dimitri Palagi.
Con l’opposizione a sinistra
Abbiamo più temi condivisi con i comunisti che con alcuni personaggi che si fingono rossi…
Però la stessa opposizione di centrodestra non è stata compatta nel firmare nei mesi scorsi l’esposto sui finanziamenti elettorali della sindaca.
La compattezza non è una virtù, è il sintomo di un problema, in questa consiliatura ad esempio il Pd vota compatto, prima non succedeva.
Su cosa chiedete che venga fatta luce?
Siamo consiglieri comunali, abbiamo una responsabilità politica ma nel merito deve decidere la magistratura. Guardi che sta accadendo da Milano a Prato a Pesaro…
Le inchieste sui sindaci sono casi giudiziari differenti però Il nostro è un sospetto: se il finanziamento si lega alle nomine occorre una verifica e abbiamo indicato gli elementi. Poi se archiviano, meglio.
La sua campagna elettorale come è stata finanziata?
Da fiorentini e non solo che amano la città e non hanno attività commerciale che li legano potenzialmente all’attività del Comune. Solo il 10 per cento è arrivato dai partiti. E’ stata una scelta dettata dal voler restare indipendente.
Schmidt, le piace la politica?
Sì. Ma non la politica politicante, mi interessa combattere per gli ideali ed è quello che sto facendo sia al museo che a livello amministrativo.
Regionali alle porte. Settimane di alta tensione con il Giani sì, Giani come la vede?
Eugenio Giani l’ho sempre stimato come storico e avevo grandi speranze ma sono rimasto deluso per quello che non è riuscito a fare.
Un esempio?
Gli Uffizi toscani mai andati in porto, la sanità. Se Elly Schlein lo fa candidare gli mette addosso persone che decideranno per lui... E a poche settimane dal voto non sappiamo cosa c’è dentro il pacchetto Giani. Sarà costretto a fare l’uomo di paglia.
Pesante Schmidt. E lei appoggerà Alessandro Tomasi del centrodestra?
La mia lista civica sì. Per noi, da tempo, è lui il candidato. Ha fatto un ottimo lavoro a Pistoia è un uomo concreto che parla con tutti. E il politico che piace a me.
Tentato dalle Regionali?
No, mi concentro su Capodimonte e sulle battaglie in città.
La Nazione